LA VORAGINE DEL GOLGO o Su Sterru com’è chiamata a Baunei (coordinate UTM 32 T 557430 - 4437161 E/N) è un inghiottitoio naturale che scende verticalmente nel sottosuolo per circa 275 metri ed è ritenuto il più profondo a campata unica d’Europa. La voragine si trova poco a nord della località as piscinas sull’altopiano del Golgo, a monte dell’abitato di Baunei a 380 metri sul livello del mare, vicino alla chiesa campestre di San Pietro ed è circondata da una recinzione metallica per impedire la caduta del bestiame. L’imboccatura di forma svasata, ha un diametro di circa 25 metri, è formata da rocce grigie scure basaltiche. La sezione orizzontale della voragine è di forma pressoché ellittica, con un diametro di circa 25 metri che diventano circa 40 sul fondo. In principio si credeva che fosse la bocca di un vulcano (le vecchie carte topografiche ne segnalavano l’ingresso con il nome di Cratere Vecchio) e che fosse profonda non più di 100-150 metri, ma l’esplorazione e la discesa nella voragine portata a termine per la prima volta nel luglio del 1957 dal Gruppo Grotte Nuorese capeggiato da uno dei pionieri della speleologia isolana, Bruno Piredda, ha svelato sin da subito il primo mistero: vale a dire che non si trattava della bocca di un vulcano ma di un enorme abisso carsico creato da normali fenomeni d’erosione e venuto alla luce quando lo strato di roccia basaltica (spessa circa una trentina di metri) che lo ricopriva come un tappo non ha più retto il proprio peso ed è precipitata nel vuoto. Il secondo mistero fu svelato più tardi, quando il capo della spedizione Bruno Piredda che era sceso per primo, arrivò alla fine della scaletta d’acciaio che fu preparata per la lunghezza di circa 150 m, si rese conto che il pozzo del Golgo era molto più profondo e che non avrebbe potuto raggiungere il fondo. Così, l’indomani, appeso alla sola corda di sicurezza calata a braccia dai compagni, sul fondo giunse un giovane speleologo, Umberto Pintori. Fu lui a scoprire che quel vuoto aveva una fine, 275 metri più in basso. La discesa fu un’avventura spericolata. L’emozione e la paura giocarono a Pintori un brutto scherzo: quando tornò in superficie pare avesse i capelli quasi completamente bianchi. La Voragine del Golgo o Su Sterru è stato istituito con decreto dell’Assessore Regionale all’Ambiente come “Monumento Naturale” e inserito dalla Regione Autonoma della Sardegna nella Legge Regionale di Difesa dell’Ambiente n° 31 del 07.06.1989.
COME SI RAGGIUNGE:Da Baunei, procedendo in auto in direzione Nord lungo la via principale, in prossimità della bella chiesa parrocchiale di S. Nicola, si prende a destra la via per il Golgo che con qualche tornante in ripida salita porta sul Planu Supramonte. La strada, oggi asfaltata, lo attraversa per tutta la sua lunghezza sino a raggiungere dopo circa 8 km un evidente crocevia dove termina la striscia d’asfalto: a sinistra si va al ristorante del Golgo, proseguendo diritti si arriva in breve tempo alla chiesetta campestre di San Pietro, prendendo invece la diramazione di destra si perviene dopo un centinaio di metri circa alla località as piscinas (400 m s.l.m.). Da qui in pochi minuti è possibile affacciarsi alla Voragine.