Due voci possenti ha il mondo: la voce del mare e la voce della montagna.
(W. Wordsworth)
(W. Wordsworth)
“SELVAGGIO BLU” cenni sul sentiero...
Provincia Ogliastra e Nuoro.
Località di partenza: Santa Maria Navarrese (ostello)
Località di arrivo: Cala Gonone
Sviluppo: 47 km circa
Difficoltà: EEA (Escursionismo Esperti con Attrezzatura Alpinistica)
Tempo di percorrenza: 7 giorni
Cartografia: IGM 1: 25000
Foglio 532 sezione IV Arbatax
Foglio 518 sezione III Capo di Monte Santo
Foglio 518 sezione IV Punta ‘e Lattone
Foglio 517 sezione I Cantoniera Genna Silana
Foglio 500 sezione II Dorgali

Di seguito si descrivono brevemente ma in modo non esaustivo le tappe dell’itinerario, suggerendo a chi necessita di informazioni più esaurienti la pubblicazione “Il sentiero Selvaggio Blu” di Corrado Conca, edizioni Segnavia.

Lunghezza 8 km circa - Tempo indicativo di percorrenza 5 ore - Difficoltà E
Dall’ostello di Santa Maria Navarrese diparte un facile sentiero che senza difficoltà di orientamento perviene in circa un’ora e mezza di marcia fino alla guglia di Pedra Longa luogo originario e tradizionale di partenza del Selvaggio Blu. Da qui si prosegue attraversando la piana di Forrola verso la zona di Serra Salinas dove si individuerà l’attacco della bellissima e panoramica cengia Giradili che si risale su una spettacolare mulattiera dei carbonai fino all’ovile de Us Pìggius, luogo del primo pernottamento. In alternativa è possibile proseguire fino al Cuile Comidaboes ed utilizzare questo sito per il primo pernottamento.
Lunghezza 7 km circa - Tempo indicativo di percorrenza 6 ore - Difficoltà EE
Dal Cuile si risale verso le quote più elevate del Selvaggio Blu, il Monte Ginnirco 811 m s.l.m. e il Monte Santu 707 m s.l.m., si discende poi la zona di Sisiera verso il mare fino al bordo delle falesie alla quota 288 IGM, si risale sul versante opposto e si prosegue poi verso il Bacu Tenadili dove si entra utilizzando un’iscala ‘e fuste (scala, passaggio di tronchi di ginepro) e si esce su una cengia anch’essa rinforzata con tronchi di ginepro sulla sinistra idrografica del bacu, si transita poi sul bordo delle falesie di Capo di Monte Santo fino alla splendida insenatura di Porto Pedrosu, (o Portu Porru ‘e Campu) da qui per un facile sentiero si arriva in poco tempo a Porto Quau (o Cuau = nascosto). Da Porto Quau risalendo il Bacu Maore è possibile in caso di necessità abbandonare il trek e raggiungere l’altopiano del Golgo.
Dal Cuile si risale verso le quote più elevate del Selvaggio Blu, il Monte Ginnirco 811 m s.l.m. e il Monte Santu 707 m s.l.m., si discende poi la zona di Sisiera verso il mare fino al bordo delle falesie alla quota 288 IGM, si risale sul versante opposto e si prosegue poi verso il Bacu Tenadili dove si entra utilizzando un’iscala ‘e fuste (scala, passaggio di tronchi di ginepro) e si esce su una cengia anch’essa rinforzata con tronchi di ginepro sulla sinistra idrografica del bacu, si transita poi sul bordo delle falesie di Capo di Monte Santo fino alla splendida insenatura di Porto Pedrosu, (o Portu Porru ‘e Campu) da qui per un facile sentiero si arriva in poco tempo a Porto Quau (o Cuau = nascosto). Da Porto Quau risalendo il Bacu Maore è possibile in caso di necessità abbandonare il trek e raggiungere l’altopiano del Golgo.

Lunghezza 7 km circa - Tempo indicativo di percorrenza 8 ore - Difficoltà EE
Da Porto Cuau si percorre il Girove e Cambules verso Porto de Iltìera da dove si gode di un magnifico panorama, si individua poi un sentiero che entra e scende gradualmente all’interno del Bacu Sonnùli seguendo una lunga cengia rinforzata con tronchi di ginepro, lo si aggira piegando sulla sinistra idrografica verso il mare e si risale nella Serra D’Argius raggiungendo prima il Cuile Su Runcu 'e su Pressu e poi la Punta Salinas con il Cuile omonimo, per discendere infine una valle scoscesa verso il Bacu che ci conduce a Cala Goloritzè.

Lunghezza 5 km circa - Tempo indicativo di percorrenza 6 ore - Difficoltà EEA
(1 Arrampicata IV UIAA - 1 Discesa in corda doppia 18 m)
Da Cala Goloritzè si risale sul sentiero sino ad intercettare sulla destra il Bacu Boladina che s'inerpica prima su una ripida pietraia e poi su antiche scale di pastori e passaggi su roccia (IV UIAA) fino a raggiungere i Cuiles di S’Arcu e su Tasaru. Da qui si prosegue sulla cresta di Serra ‘e Lattone per poi discendere sull’orlo delle falesie verso il Bacu Mudaloru che si raggiunge nella parte finale con una discesa in corda doppia (18 m). Anche il Bacu Mudaloru è un’eventuale via di fuga verso l’altopiano del Golgo per chi desideri abbandonare il trek.

Lunghezza 3,5 km circa - Tempo indicativo di percorrenza 5 ore - Difficoltà EEA
(1 Arrampicata III UIAA - 1 Discesa in corda doppia 12 m)
Da Bacu Mudaloru si risale la forte pendenza verso il Bruncu D’Urele per poi riscendere per stretti passaggi ed alcune cenge fino a Bacu Su Feilàu. Da qui si prosegue in salita verso la località di Ololbìzzi si valica la cresta verso nord e si traversa la Scala Oggiastru su una panoramica mulattiera fino a raggiungere Cuile Piddi.

Lunghezza 4 km circa - Tempo indicativo di percorrenza 6 ore - Difficoltà EEA
(1 Arrampicata IV UIAA - 4 Discese in corda doppia 25 m - 45 m - 45 m - 20 m)
Da Cuile Piddi si discende verso un anfiteatro naturale fino ad un caratteristico passaggio che attraversa una stretta spaccatura nella roccia denominata ‘’Sa Nurca’’. Da qui è possibile ammirare dall’alto Cala Bilarìccoro o Cala Birìola prima di giungere sul bordo della parete di sinistra al primo dei due salti in corda doppia che portano nel bosco di Birìola prima e di Orrònnoro poi. Da qui, per un altro caratteristico passaggio “Su Strumpu” costruito su una cengia rocciosa dai carbonai, si raggiunge il primo bosco della Costa di Sisine, dove con arrampicate e discese in corda doppia si raggiunge la Cala.

Lunghezza 12 km circa - Tempo indicativo di percorrenza 6 ore - (8 ore sulla variante costiera) Difficoltà EE
Nei pressi dei ruderi di una vecchia dispensa dei carbonai, a pochi metri dalla spiaggia di Cala Sisine, si risale una ripida pietraia sino a raggiungere il bosco; alla quota 175 m s.l.m. circa è possibile proseguire: 1) sul percorso classico che raggiunge il Cuile Irove Longu (nominato erroneamente sulla carta IGM come Cuile Saccederanu) transita nei pressi della Punta Onamarra quindi discende Badde de Lopiru passando presso il celebre arco naturale denominato S’Arcada de Lupiru prima di raggiungere il bastione naturale di Su Masongiu dove una mulattiera scende per tornanti fino a raggiungere Cala Luna. 2) oppure imboccare la variante costiera del sentiero aperto da noi nel 1998 e dedicato alla memoria del nostro amico Agostino Sogos (vedi itinerario Cala Sisine - Cala Luna). Dal punto ristoro di Cala Luna dietro la spiaggia parte il sentiero che in circa 1 ora e mezza conduce a Cala Fuili e quindi a Cala Gonone.