Situato nella parte nord occidentale della Sardegna, nel territorio amministrativo del Comune di Alghero, Capo Caccia è un maestoso promontorio di roccia calcarea affacciato sul mare, con imponenti formazioni a falesia tra le più belle e spettacolari dell’isola, che raggiungono l’altezza di 326 metri a Punta Cristallo. Su queste scogliere a picco sul mare in un settore denominato “Belvedere” e su una parete strapiombante denominata “grottone Casarotto” cosi chiamato in onore dell’alpinista vicentino Renato Casarotto scomparso nel 1986 sul K2, si sviluppa gran parte dell’attività degli arrampicatori sportivi che si recano in questa zona.
Come si raggiunge:
Capo Caccia è raggiungibile in poco più di mezz’ora d’auto da Sassari percorrendo prima la SS 291 e poi la SP 55, e in circa 20 minuti da Alghero percorrendo prima la SS 127 bis verso Porto Conte, poi la SP 55 seguendo le indicazioni turistiche per il promontorio. Poco prima di raggiungere il termine della strada, si prende sulla destra una breve diramazione “panoramica” che si avvicina alla scogliera e che percorsa per circa 200 metri, perviene fino al parcheggio del belvedere sull’Isola Foradada. Dal parcheggio ci si può affacciare sulle bellissime e fortemente esposte vie a picco sul mare di Cala d’Inferno, dopo ritornando indietro di 100 metri circa sul bordo delle falesie, in vista del grottone Casarotto si può discendere una piccola cengia degradante verso il mare (II grado) e raggiungere la base delle pareti.
Come si raggiunge:
Capo Caccia è raggiungibile in poco più di mezz’ora d’auto da Sassari percorrendo prima la SS 291 e poi la SP 55, e in circa 20 minuti da Alghero percorrendo prima la SS 127 bis verso Porto Conte, poi la SP 55 seguendo le indicazioni turistiche per il promontorio. Poco prima di raggiungere il termine della strada, si prende sulla destra una breve diramazione “panoramica” che si avvicina alla scogliera e che percorsa per circa 200 metri, perviene fino al parcheggio del belvedere sull’Isola Foradada. Dal parcheggio ci si può affacciare sulle bellissime e fortemente esposte vie a picco sul mare di Cala d’Inferno, dopo ritornando indietro di 100 metri circa sul bordo delle falesie, in vista del grottone Casarotto si può discendere una piccola cengia degradante verso il mare (II grado) e raggiungere la base delle pareti.