mercoledì 19 agosto 2009

LA DOLINA DI SU SERCONE

Luogo del Trekking: Sardegna, Supramonte di Orgosolo, Provincia di Nuoro
Località di partenza: Valle di Lanaitto, rifugio Sa Oche (145 m s.l.m.)
Località di arrivo: Su Sercone (885 m s.l.m.)
Sviluppo: 6 km circa
Difficoltà: EE (Escursionismo Esperti)
Dislivello: 974 m in salita - 974 m in discesa
Tempo di percorrenza: 5-6 ore circa a/r
Cartografia: IGM 1: 25000 Foglio 500 Sezione III Oliena
(vecchia carta 1959 Foglio 208 IV SO Monte Oddeu)


Su Sercone o Su Suercone, è un'enorme dolina carsica situata nella splendida area boschiva del Supramonte di Orgosolo, nella Sardegna centro orientale. Probabilmente generata dal crollo, in epoca remota, di una gigantesca grotta o cavità carsica, si trova sull’altopiano di Donanigoro ad una quota di circa 885 metri. Ha una forma circolare, un diametro di circa 500 metri, è profonda circa 200 metri, raggiungendo nel punto più basso la quota di 685 metri, ed offre a chi la visita uno spettacolo maestoso e affascinante. Al suo interno vegetano alberi antichissimi, tra questi un boschetto di tassi secolari (Taxus baccata) e sul suo fondo, raggiungibile seguendo le tracce di un sentiero tramite una cengia rocciosa individuabile lungo il bordo meridionale, si apre un inghiottitoio che raccoglie le acque piovane e le convoglia in corsi d’acqua sotterranei. Su Sercone è una dolina tra le più grandi d’Europa ed è stato istituito con decreto dell’Assessore Regionale all’Ambiente come “Monumento Naturale” e inserito dalla Regione Autonoma della Sardegna nella Legge Regionale di Difesa dell’Ambiente n° 31 del 07.06.1989.

COME SI RAGGIUNGE:

Su Sercone si raggiunge a piedi da diverse zone del Supramonte con lunghe e suggestive escursioni: noi vi suggeriamo di partire dal sentiero che parte dal rifugio speleologico di Sa Oche nella Valle di Lanaitto e prosegue lungo la sterrata che poco più avanti si immette su quella di fondovalle. Ad un bivio (dove sono situati due cartelli che indicano uno Sa Sedda e sos Carros, e l’altro Zona Speleologica Sa Oche) si prende a destra, si percorre la sterrata che compie un largo giro nella boscaglia fino ad un altro bivio dove si sale a sinistra fino ai piedi della parete rocciosa. Qui, in corrispondenza di uno spiazzo, dove è possibile parcheggiare l’auto, s’inerpica sulla destra il sentiero per Tiscali e Campu Donanigoro.

DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO:

Il nostro percorso invece prosegue a sinistra per altri 500 metri circa sulla sterrata che aggira lo sperone di roccia del monte Tiscali sino ad incontrare sulla destra il letto asciutto del corso d’acqua ‘Ilichinzos’ che si segue inizialmente sul suo alveo sino all’altezza di una radura, dove la valle si allarga: si mantiene la destra (a sinistra il sentiero si inoltra nel Doloverre di Surtana) e si continua sino ad incontrare un’altra biforcazione del sentiero con le indicazioni per raggiungere il villaggio nuragico di Tiscali (sulla destra). Il nostro percorso passa oltre proseguendo in salita per tornanti sino alla base della Punta Doronè (500 m s.l.m.). Da qui sempre per tornanti che costeggiano la parete rocciosa il sentiero prosegue in discesa, sino a raggiungere il fondo della valle omonima (Badde Doronè 400 m s.l.m.), la si percorre tutta prima di affrontare la parte più impegnativa del percorso: ad un certo punto, infatti, il sentiero devia a destra ed inizia a salire lungo un ripido pendio attraversando un tratto sotto un rigoglioso lecceto, superando circa 250 metri di dislivello. Successivamente si sbuca su un’ampia e panoramica estensione rocciosa dalla quale sono ben distinguibili la Punta Cusidore, il monte Uddè, il monte Tiscali e la Valle di Lanaitto, si prosegue con attenzione seguendo vecchie tracce su un sentiero che a momenti si fa poco visibile e che continua a salire lungo lo scosceso versante sul lato ovest della P.ta Filos d’Ortu, sin sotto un altro bosco di lecci e ginepri, dove si incontra una diramazione del sentiero che in breve tempo porta a Campu Donanigoro, o Doinanicoro, un grande altopiano erboso esteso circa 2 km quadrati caratterizzato qua e là da radi ginepri delimitato sul lato est dal massiccio del Monte Oddeu (1063 m). Sul lato ovest di Campu Donanigoro, su una piccola altura si intravedono le rovine di un piccolo nuraghe edificato in pietra calcarea (Su Nuragheddu) all’altezza del quale si attraversa in direzione ovest un bosco di ginepri, sino ad arrivare alla dolina di Su Sercone.



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