Itinerario che consente di visitare una delle più alte e più belle cascate della Sardegna, racchiusa tra splendide gole granitiche.
Luogo del Trekking: Sardegna, Foresta di MontiMannu, Comune di Villacidro,
Provincia Medio Campidano.
Località di partenza: Cantine Ferraris ( 367 m s.l.m.)
Località di arrivo: Cascata MuruMannu ( 520 m s.l.m.)
Sviluppo: 4 km circa
Difficoltà: T-E (Turistico-Escursionistico)
Dislivello: 153 m in salita - 153 m in discesa
Tempo di percorrenza: 5 ore circa a/r
Cartografia: IGM 1: 25000
Foglio 546 sezione II Gonnosfanadiga
Foglio 547 sezione III Villacidro
Foglio 547 sezione III Villacidro
COME SI RAGGIUNGE:
Per chi proviene dalla S.S. 131, si deve svoltare al bivio per Sardara – San Gavino e dopo aver attraversato quest’ultimo centro, si prosegue sulla strada provinciale per Villacidro fino ad un incrocio con una piccola rotatoria. Qui si deve girare a sinistra per Via Nazionale e dopo aver superato tre incroci con semaforo, in prossimità dell’uscita del paese verso Villasor, si deve svoltare a destra, dove evidenti cartelli indicano per “Monti Mannu”. Subito dopo s’incontra un piccolo bivio a Y, che percorso verso destra in pochi km conduce alla diga sul fiume Leni che si supera fiancheggiandola a destra fino a giungere ad un altro bivio. La strada di destra porta al Monte Linas, quella di sinistra al Monti Mannu. Si prende quest’ultima strada che rasenta il lago e che dopo pochi km (3/4 circa) porta a un altro bivio che percorso a destra s’immette nell’area protetta del Demanio Forestale Monti Mannu (cartelli d’indicazione, inizio sterrata). Si continua lungo la sterrata all’interno del parco, dove si trova la caserma della Forestale, e oltrepassatala ci si addentra ulteriormente nel bosco superando un ponte e uno slargo fino a raggiungere il vivaio per rimboschimento della forestale di Camp’e Isca (bella struttura con facciata in pietra e recinzione). Da qui si avanza in auto per qualche altro centinaio di metri fino a raggiungere il grande spiazzo presso la radura di Cantina Ferraris dove iniziano i sentieri escursionistici da percorrere a piedi e dove si lascia il mezzo di trasporto. Alcuni ruderi della cantina sono visibili nella parte alta di destra della radura medesima.
Dal piazzale di Cantina Ferraris (367 m s.l.m.), in località Magusu, si risale il rio Cannisoni per circa un km e mezzo prima per un tratto di larga sterrata rotabile, poi all’interno del bosco sino a incontrare un cartello in cui si trovano varie informazioni: tempo di percorrenza di ciascun sentiero e sua destinazione. Da qui, si prosegue fino a raggiungere un bivio (420 m s.l.m.): a sinistra comincia il sentiero 113 che porta alla cascata di Piscina Irgas, raggiungibile in circa un’ora di cammino, mentre a destra prosegue il sentiero 109 per Muru Mannu in un ambiente molto bello all’interno di un fitto bosco. Il percorso si sviluppa lungo un’incantevole valle, contraddistinta da alti rilievi che via via tendono a restringersi sempre di più. Si cammina lungo queste profonde gole incassate e scavate nella roccia, aggirando massi e attraversando a guado il rio numerose volte (è sconsigliabile l’escursione in periodi di piogge troppo abbondanti se non si è equipaggiati con adeguata attrezzatura). Dopo circa un’ora dal bivio per Piscina Irgas si raggiunge una confluenza, dove il rio Muru Mannu si congiunge con il rio Linas (creando il così detto Canale Monincu) luogo in cui si formano spettacolari cascatelle e laghetti. Per giungere alla cascata di Muru Mannu si svolta a sinistra, si risale il rio Muru, un tratto breve ma molto accidentato, su rocce lisce e scivolose. In poco tempo si arriva in un anfiteatro naturale racchiuso tra alte pareti rocciose, dalle quali si gettano le acque della cascata di Muru Mannu, col salto più alto che raggiunge circa 70 metri. Ritornando indietro alla confluenza dei due corsi d'acqua e procedendo a destra, sul rio Linas, si perviene in breve tempo all’altrettanto bella cascata del Linas. Nel sentiero si può ammirare una pianta di corbezzolo di notevoli dimensioni (circa un metro e mezzo di circonferenza). Da ricordare che le cascate sono pressoché asciutte nei mesi estivi mentre hanno una maggiore quantità d’acqua subito dopo abbondanti piogge; ma allora, quando sono più belle, sono più difficili da raggiungere a causa dell’ingrossamento del fiume e per i numerosi guadi. Per il ritorno si segue a ritroso lo stesso percorso.
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