mercoledì 22 aprile 2009

LA SICUREZZA IN MONTAGNA

a cura di Roberto Manconi

In montagna, e più in generale in tutte le attività a stretto contatto con l’ambiente naturale, il problema della sicurezza si presenta in modo particolarmente complesso. Negli ultimi anni, le cronache e i rapporti sugli incidenti in montagna evidenziano come questi ultimi siano in costante crescita. Il motivo principale è puramente statistico: è aumentato il richiamo turistico della montagna, che da luogo di appassionati e praticanti abituali, è diventata meta di un turismo “di massa” con un numero di fruitori e utilizzatori occasionali sempre più alto, molti dei quali affrontano la montagna con troppa leggerezza senza avere una giusta conoscenza dell’esistenza del pericolo, spesso disattenti e incuranti delle più elementari norme di sicurezza alle quali bisogna sempre e necessariamente attenersi anche sui percorsi più conosciuti e ritenuti più sicuri. Il maggior numero di interventi delle squadre del corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico (C.N.S.A.S.) riguarda il soccorso ad escursionisti e alpinisti o arrampicatori in difficoltà. Le cause individuate sono diverse, si va dalle cadute con distorsioni o fratture, ai malori, sino alla perdita di orientamento e smarrimento o alle emergenze dovute al maltempo. Di fronte al continuo aumento di questi incidenti, e soprattutto per cercare di prevenirli ed evitarli, si sente la necessità di una maggiore educazione alla sicurezza che porti alla responsabilizzazione dell’individuo, che deve adottare comportamenti e seguire regole di prevenzione e sicurezza atte ad evitare che una gradevole escursione o passeggiata fuori porta si trasformi in una spiacevole avventura in grado di mettere in pericolo la propria e altrui salute e incolumità. Per sensibilizzare alla prudenza, al senso di responsabilità ed alla consapevolezza dei rischi che si affrontano, quando si va in montagna o in ambiente naturale, si elencano di seguito alcuni suggerimenti e regole di prevenzione e comportamento:

PRIMA DI PARTIRE PER UN'ESCURSIONE:

1 - PREPARATEVI FISICAMENTE

Se non siete abituati all’attività fisica o siete fuori forma, allenatevi!
Valutate obiettivamente la vostra forma fisica e scegliete sempre itinerari adatti alle vostre possibilità, tenendo ben presente i vostri limiti. Non mettetevi in marcia se le condizioni fisiche non sono buone; le cattive condizioni di salute impedirebbero di godere appieno la bellezza della natura e potrebbero essere d’impaccio o intralcio ai compagni.


2 - STUDIATE L’ITINERARIO


Fate preventivamente una valutazione del percorso che intendete seguire, studiando accuratamente sulla carta l’itinerario, i tempi di percorrenza, le varianti di percorso e le vie di fuga, i dislivelli, eventuali bivi o biforcazioni dei sentieri per capire quali sono i punti critici che potrebbero causare equivoci o smarrimenti. Informatevi sulle condizioni del percorso o su eventuali pericoli che potreste incontrare: tratti esposti, pietraie, ghiaioni ect. In Sardegna la maggior parte dei sentieri non sono segnati, perciò se non conoscete la zona da percorrere o se non avete particolare dimestichezza con carta, bussola, altimetro o gps, saranno molto alte le possibilità di perdersi o di allungare di molto l’escursione. Accade ormai sempre più spesso, infatti, che escursionisti improvvisati si avventurino lungo i sentieri del Supramonte senza conoscerne le difficoltà, credendo di avere a che fare con dei percorsi attrezzati e segnati di tipo alpino, e vengano purtroppo spesse volte recuperati dalle squadre del soccorso alpino tramite delicate e costose operazioni di elisoccorso. Per evitare di trovarsi in queste situazioni, si consiglia di avvalersi delle guide, delle associazioni escursionistiche, delle cooperative locali che conoscono bene le zone da percorrere e che vi accompagneranno in escursioni in giornata, o su richiesta, anche in trekking più impegnativi.


3 - CONSULTATE IL METEO


Prendete informazioni sulle condizioni meteorologiche cercando di capire se il tempo rimarrà stabile o se sono previste perturbazioni che potrebbero interessare la zona di vostro interesse. Durante l’escursione osservate costantemente lo sviluppo delle condizioni atmosferiche. In montagna il tempo subisce dei rapidi cambiamenti e nonostante che in Sardegna il clima sia abbastanza mite e le montagne non raggiungono altezze rilevanti, accade spesso di trovare vento forte, o frequenti addensamenti nuvolosi, perciò non dimenticate di portare con voi capi impermeabili. Non partite se si prevede brutto tempo.


4 - EQUIPAGGIATEVI ADEGUATAMENTE


Un’escursione anche breve, deve essere effettuata con un equipaggiamento adeguato. Scegliete le attrezzature più adatte, prestando particolare cura al tipo e qualità delle calzature, che devono consentire un passo fermo e sicuro e proteggere le articolazioni da scivolate e distorsioni. Adottate un abbigliamento a più strati, per far fronte ai possibili passaggi dal caldo al freddo, portate sempre con voi una giacca a vento per il freddo e la pioggia. Lo zaino, cibo e bevande, strumenti per l’orientamento (carta, bussola, altimetro ed eventualmente un GPS), un kit di pronto soccorso, il telefono cellulare (anche se in montagna non sempre si ha copertura del segnale) completano l’equipaggiamento minimo. Per le escursioni di più giorni, dove sono previsti bivacchi notturni, sono inoltre da considerare gli sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte e l’ulteriore attrezzatura necessaria. Nelle uscite di gruppo ogni persona dovrà avere ben chiaro cosa portare con se, per non correre il rischio di lasciare a casa oggetti importanti.


5 - DATE NOTIZIE


Lasciate sempre detto ad un amico o familiare, o all’hotel, al B&B, al campeggio o al rifugio che vi ospita dove siete diretti, quale è il territorio che intendete visitare, il percorso che volete seguire, la meta che volete raggiungere e l’orario presunto e previsto per il rientro. In caso di incidente sarà più facile mettersi sulle vostre tracce.


6 - MEGLIO NON ESSERE SOLI


Non partite mai da soli! Se siete soli vi sono maggiori probabilità che un qualsiasi inconveniente si possa trasformare in un pericolo grave. Un’escursione deve essere effettuata almeno da due persone; cercate quindi di partire in compagnia, potrete condividere le esperienze e le emozioni e fare affidamento sui vostri compagni in caso d’emergenza.


7 - PARTITE DI BUON ORA


L’ora di partenza dipende dal tipo di itinerario che è stato scelto, ma è consigliabile mettersi sempre in marcia di primo mattino. Avrete più ore di luce a disposizione, soprattutto nel periodo invernale.

DURANTE L'ESCURSIONE:

8 - CAMMINATE IN MODO CORRETTO E CONSAPEVOLE

Scegliete una velocità di marcia moderata e mantenete un passo regolare. Soprattutto la prima mezzora, camminate lentamente, così facendo scalderete bene i muscoli e abituerete l’organismo alla fatica. In testa al gruppo è opportuno che marci la persona più esperta o che conosce il percorso. Mantenete sempre il contatto visivo con i compagni d’escursione più lenti e nel caso opposto fermatevi ad aspettarli. In caso di necessità usate il fischietto per segnalare la vostra posizione. Osservate bene l’ambiente in cui vi muovete, prendete nota dei particolari e dei punti di riferimento che al ritorno vi potrebbero aiutare a ripercorrere la stessa strada. Seguite i sentieri indicati, evitando di cambiare itinerario specialmente se percorrete tratti in solitaria, consultate la cartina con regolarità e, in caso di dubbio, tornate indietro in tempo.


9 - FATE PAUSE PER RECUPERARE

Anche se vi sembra di non essere stanchi, fermatevi 10 minuti ogni ora e mangiate cibi energetici e facilmente digeribili: biscotti, zuccheri, frutta, ma soprattutto bevete regolarmente, assumendo liquidi ricchi di sali minerali, eviterete di disidratarvi. Se avete al seguito persone anziane o bambini, non pretendete troppo da loro, commisurate il percorso alle loro esigenze e aumentate l’attenzione tenedoli d’occhio per evitare situazioni di stress psico-fisico.

10 - CONSIDERATE ATTENTAMENTE I TEMPI

Mantenete sempre un margine di sicurezza, se qualcosa non quadra, se la stanchezza aumenta e se l’itinerario si fa troppo impegnativo, scegliete di tornare indietro. Meglio rinunciare che rischiare.

11 - SE VI SORPRENDE UN TEMPORALE

Un pericolo molto grave è rappresentato dai fulmini. Allontanatevi da vette, creste o punti esposti, non riparatevi mai sotto alberi o vicino ad essi e non sostate vicino a grosse rocce isolate o sotto pareti bagnate. Se l’intensità aumenta, spegnete il telefono cellulare (le microonde emesse dal trasmettitore attirano i fulmini) e liberatevi di oggetti e attrezzi metallici che vanno sistemati a debita distanza (almeno 50 metri), li potrete recuperare più tardi..! Cercate se possibile un riparo col terreno asciutto o all’interno di grotte o rifugi.

12 - SE SIETE IN DIFFICOLTA'

O in condizioni di emergenza, anche non sanitarie, non perdete la calma. Date sempre l’allarme attraverso il 118 e specificate a chi risponde che avete bisogno di soccorso, ma che si tratta di un intervento tecnico in montagna nella quale è necessario l’intervento del Soccorso Alpino.

COME COMPORTARSI IN CASO DI INCIDENTE IN MONTAGNA:

CHIAMARE I SOCCORSI ALLERTANDO IL NUMERO UNICO 118
RICHIEDENDO L’ESPLICITO INTERVENTO DEL SOCCORSO ALPINO

RIMANENDO REPERIBILI PRESSO IL TELEFONO DAL QUALE SI CHIAMA

OPERAZIONI CHE SI POSSONO COMPIERE SUL FERITO IN ATTESA DEI SOCCORSI:

1 - Non abbandonare MAI il ferito

2 - Spostarlo solo se in immediato pericolo di vita (es. pericolo caduta massi o se si trova in luogo esposto)

3 - Cercare di capire la dinamica dell’incidente

4 - Controllare stato di coscienza, respiro, sensibilità

5 - Confortarlo psicologicamente

6 - Evitare la somministrazione di bevande o cibo

7 - Proteggerlo sia dal freddo che dal caldo

MENU'...